Premio Strega 2024

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La dozzina 

 Premio Strega 2024

Tra i più di ottanta candidati al più importante premio letterario italiano, gli Amici della Domenica hanno selezionato “la dozzina” di concorrenti da cui il 5 giugno prossimo usciranno i cinque finalisti. Cerchiamo di indovinarne i tratti comuni. Stando a Melania Mazzucco, presidente del Comitato direttivo del Premio, il 2024 è l’anno del “romanzo d'impianto più classico, sia d'ambiente contemporaneo sia storico, con una lingua media, spesso intarsiata di dialetto, e un ritmo rapido, talvolta adattato alla serialità televisiva”. Dovremo aspettarci dunque romanzi con una trama solida, personaggi lontani  dalla “vanità dell’autofiction” (Simonetta Sciandivasci), un’ambientazione ben individuabile in un territorio,  un ritorno  al “romanzo classico” a cui “non possiamo rimproverare nulla a parte il fatto che bisogna saperlo fare”, per usare le parole di Nadia Terranova? Tra i candidati prevale il genere femminile: sette su dodici sono le scrittrici. E tante sono le “voci nuove” rispetto a quelle “antiche”, come sono state definite da Melania Mazzucco quelle appartenenti ai nomi più consolidati tra gli autori italiani. Almeno tre di questi ultimi sono molto amati dai loro lettori e appartengono alle case editrici più prestigiose.
Donatella Di Pietrantonio, Premio Campiello nel 2017, ha venduto più di cinquantamila copie de L’età fragile, edito da Einaudi, un libro intimista giocato sul rapporto tra due generazioni di donne. La storia si svolge in un territorio, quello abruzzese, che si sta imponendo in questi giorni al cinema con la commedia di Riccardo Milani, Un mondo a parte e che è emblematico di “una provincia e di una periferia che ricorrono nei romanzi [candidati] come spazio dominante”.
Sempre per Einaudi, Antonella Lattanzi partecipa con Cose che non si raccontano, un romanzo che ha attirato l’interesse dei lettori con la storia di un desiderio esasperato di maternità, tanto “rappresentativa di un momento privato, quanto condizionata dallo sguardo di una società che esprime pesantemente il suo giudizio sul corpo femminile” (questa è la motivazione con cui è stato proposto al premio Strega da Valeria Parrella). 
La terza presenza importante tra gli autori più noti è quella di Chiara Valerio che ha pubblicato con Sellerio Chi dice e chi tace. E’ una  storia nera ambientata in provincia: un’inchiesta sulla morte di una donna che racconta dell’ambiguità e della mutevolezza dei desideri umani. La casa editrice Sellerio scommette molto su Chiara Valerio, scrittrice e traduttrice passata da poco nella sua scuderia. Se sarà vero quello che gli organizzatori del Premio sostengono, che l’esito sarà “imprevedibile come Sanremo” perché svolgeranno un ruolo fondamentale i voti dei lettori rispetto alle pressioni delle case editrici, lo scopriremo solo al momento in cui verrà svelata la cinquina finale. Questa intanto è la lista completa della dozzina: Sonia Aggio, Nella stanza dell’imperatore (Fazi); Adrian N. Bravi, Adelaida (Nutrimenti); Paolo Di Paolo, Romanzo senza umani (Feltrinelli); Donatella Di Pietrantonio, L’età fragile (Einaudi); Tommaso Giartosio, Autobiogrammatica (Minimum fax); Antonella Lattanzi, Cose che non si raccontano (Einaudi); Valentina Mira, Dalla stessa parte mi troverai (Sem); Melissa Panarello, Storia dei miei soldi (Bompiani); Daniele Rielli, Il fuoco invisibile (Rizzoli); Raffaella Romagnolo, Aggiustare l’universo (Mondadori); Chiara Valerio, Chi dice e chi tace (Sellerio); Dario Voltolini, Invernale (La nave di Teseo).

PM